Qui di seguito l’elenco dei premiati.
TORINO 33
Miglior film a:
Keeper di Guillaume Senez (Belgio/Svizzera/Francia, 2015)
Premio Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a:
La patota di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia, 2015)
Premio per la Miglior attrice a:
Dolores Fonzi per il film La patota di Santiago Mitre (Argentina/Brasile/Francia, 2015)
Premio per il Miglior attore a:
Karim Leklou per il film Coup de chaud di Raphaël Jacoulot (Francia, 2015)
Premio per la Miglior sceneggiatura ex-aequo a:
A simple goodbye di Degena Yun (Cina, 2015)
e
Sopladora de Hojas di Alejandro Iglesias Mendizábal (Messico, 2015)
Premio del pubblico a:
Coup de chaud di Raphaël Jacoulot (Francia, 2015)
TFFdoc
INTERNAZIONALE.DOC
Miglior film per Internazionale.doc a:
Fi Rassi Rond-Point di Hassen Ferhani (Algeria/Francia, 2015)
Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a:
Gipsofila di Margarida Leitão (Portogallo, 2015)
ITALIANA.DOC
Miglior Film per Italiana.doc in collaborazione con Persol a:
Il solengo di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (Italia, 2015)
Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a:
La gente resta di Maria Tilli (Italia, 2015)
ITALIANA.CORTI
Premio Chicca Richelmy per il Miglior film a:
Le dossier de Mari S. di Olivia Molnàr (Belgio, 2015)
Premio Speciale della giuria a:
La dolce casa di Elisabetta Falanga (Italia, 2015)
SPAZIO TORINO – CORTOMETRAGGI REALIZZATI DA REGISTI NATI O RESIDENTI IN PIEMONTE
Premio Achille Valdata per il Miglior cortometraggio in collaborazione con La Stampa – Torino Sette a:
Tram stories di Leone Balduzzi (Italia, 2015)
PREMIO FIPRESCI
Miglior film a:
Le loups di Sophie Deraspe (Canada/Francia, 2015)
PREMIO CIPPUTI
Premio Cipputi 2015 – Miglior film sul mondo del lavoro a:
Il successore di Mattia Epifani (Italia, 2015)
Ovviamente non ho visto quasi nessuno dei film premiati – anche perché volendo saltare un po’ in tutte le sezioni e non solo in quella principale del concorso, diventa fisicamente impossibile riuscire a vedere tutto – ma sono molto molto contenta per i premi a Coup de chaud cui, fra l’altro, avevo anche dato senza esitazione il mio voto (per il voto del pubblico).
Regia di Raphaël Jacoulot.
Un piccolo paesino della campagna francese.
Un’estate che pare la più torrida del secolo. L’acqua scarseggia. I raccolti sono a rischio. La gente è irritabile, ipersensibile. Malsopporta il caldo, gli imprevisti e malsopporta l’arrogante esuberanza di Josef.
Josef è quello che in tempi meno politicamente corretti sarebbe stato definito un po’ come ‘lo scemo del villaggio’. E’ un ragazzo curioso, vivace. E’ chiaro che ha qualche problema emotivo, qualche difficoltà, per così dire, a tenere lo stesso ritmo degli altri. A volte è dispettoso, casinista. Di certo non dà l’idea di rendersene conto.
Ma probabilmente il ‘difetto’ più grande di Josef è quello di venire da una famiglia gitana. Una famiglia ai margini e che, dal canto suo, non sa neanche bene come gestire questo ragazzone buono ma a volte difficile.
Quello che succede è fin troppo tristemente prevedibile. Le dinamiche che si sviluppano nella piccola comunità sono rese in modo estremamente plausibile.
Gli abitanti del paesino cominciano a focalizzare su Josef tutto il loro malcontento, facendone così una sorta di capro espiatorio.
Contraddizioni ed equilibri fragili. Cattiveria e stupidità. La rappresentazione di quello che può fare la gente semplicemente convincendosi di qualcosa; del livello cui può arrivare la suggestione collettiva (perché in fin dei conti di questo si tratta) e delle sue tragiche conseguenze.
Coup de chaud è un film crudele e terribilmente realistico. E’ un film che colpisce dritto al cuore della cattiva coscienza di una società che sotto la lustra superficie di equilibrio conserva intatta una ferocia primordiale.
Notevole l’interpretazione di Karim Leklou nel ruolo, tutt’altro che semplice, di Josef e meritatissimo il premio come miglior attore.