I will forget piece by piece

Stasera all’Hiroshima qui a Torino. Non vedo l’ora. L’ho già detto che non vedo l’ora? No eh?

*si allontana saltellando*

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I’m falling, no warning, no way

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Strange infatuation seems to grace the evening tide

Sto vagando inquieta per la rete in cerca di non so bene neanch’io cosa.

Sì, lo so, fa molto Neo di Matrix, ma tant’è.

E poi sono distratta.

Prima di tutto da lei

E’ stata una folgorazione che mi è arrivata quasi per caso e prevedo che sarà un altro grande amore di quest’anno.

E poi sono distratta anche da lui (tanto per cambiare eh)

Questo volume è stato realizzato in occasione della prima grande retrospettiva dedicata a David Bowie dal Victoria & Albert Museum di Londra. Reso possibile dall’accesso ai leggendari archivi dell’artista, traboccanti di abiti e costumi di scena, dischi e video, stesure autografe di brani e memorabilia di ogni genere, ne ripercorre la carriera dagli inizi londinesi ai successi di “Space Oddity” e “Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, fino alle influenze sui massimi esponenti delle avanguardie artistiche contemporanee. Un libro-oggetto, impreziosito da una grafica all’avanguardia e da foto inedite, che passa in rassegna tutti i volti del poliedrico Bowie, con i contributi di studiosi di fama mondiale nel campo di cinema, moda, musica, letteratura, fra cui Camille Paglia, Cristopher Frayling, Howard Goddall, Jon Savage.

La foto non rende ma è veramente una cosa meravigliosa. Per adesso mi sono limitata a sbirciare qualche pagina ma ho urgenza di iniziarlo, a dispetto del ritmo mortalmente lento delle mie letture di quest’anno.

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