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Archive for the ‘The Visit’ Category

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No, non potete tirare un sospiro di sollievo. Non ho ancora finito i film del TFF. Solo che altri horror da festival non ne ho e al cinema continuo ad andare, quindi.

E poi l’ho aspettato proprio tanto questo The Visit.

Ho visto praticamente tutto di Shyamalan e mi è piaciuto praticamente tutto quello che ha fatto. L’unico che veramente boccio è After Earth, di cui peraltro avevo rimosso l’esistenza fino a quando non ho consultato la filmografia e che, in effetti, era piuttosto inutile.

In linea di principio, di questo regista amo la capacità di prendere un genere che va per la maggiore e farne qualcosa di attinente ma al tempo stesso molto diverso. E’ come se nel suo approccio ad una tipologia di film, l’angolazione del suo sguardo fosse sempre leggermente spostata rispetto a quella comune. Volendo anche tralasciare Il sesto senso, che ha proprio fatto scuola per quel che riguarda l’impiego della prospettiva ribaltata – Signs era un film di extraterrestri ma al tempo stesso non lo era, e lo stesso dicasi per The Village o E venne il giorno. Il primo sembra un film di fantasmi, il secondo sembra un distopico. Ma in entrambi c’è molto di più e molto di diverso.

Su The Visit, a essere onesta, ho sentito giudizi piuttosto freddini, quando non proprio negativi.

Ok, non è sicuramente dei suoi migliori, ma a me è piaciuto. E lo dico onestamente, non perché è Shyamalan e mi deve piacere per forza.

Becca e Tyler sono stati spediti dalla mamma a passare qualche giorno con i nonni. La visita ha molteplici scopi. Prima di tutto quello di far conoscere nonni e nipoti – dato che la mamma ha tagliato i ponti con la sua famiglia anni addietro; e poi quello di lasciare alla mamma il un po’ di tempo per sé.

I ragazzini arrivano e gradualmente cominciano a emergere stranezze e dettagli inquietanti. I nonni si comportano in modo strano. E sarebbe consigliabile non uscire dalla stanza dopo le 9.30 di sera.

Un particolare che dai trailer non si capiva è che tutto ciò è girato in forma di mockumentary. E qui devo dire che quando me ne sono resa conto ho storto decisamente il naso. Un po’ perché non amo molto l’espediente mockumentary e un po’ perché i finti documentari hanno francamente rotto i coglioni. Sono ovunque.

E però è anche vero che questo si ricollega a quanto dicevo prima sul prendere un genere inflazionato e fargli prendere una boccata d’aria. Ergo ho messo da parte le mie perplessità e ho cercato di concentrarmi sul film (oltretutto va detto che anche se la telecamera è a mano, la maggior parte delle riprese è ferma o stabilizzata).

The Visit è un film divertente, oltre che un horror.

Ci sono tutta una serie di elementi tipici del regista e c’è un immancabile slittamento di prospettiva. Identità che si ribaltano e un brusco cambio di direzione che ti frega quando ormai pensavi di sapere dove stavi andando.

Ci sono momenti spassosi e momenti angosciantissimi. Il che rende bene – meglio di qualsiasi telecamera a mano – il fatto che la prospettiva è quella di due ragazzini, cosa che legittima la coesistenza non conflittuale di orrore e risate. E che si intona ai richiami di tipo fiabesco come il forno in cui Becca entra completamente.

Anche quando è un po’ più prevedibile non perde mai il ritmo.

Il presupposto della situazione è semplice ma funziona in tutti i particolari.

Forse sì, poteva venirne fuori qualcosetta in più e magari poteva essere un po’ più originale, ma nell’insieme non è male per niente.

Cinematografo & Imdb.

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Bon, arriva un nuovo film di Shyamalan e io sono contenta a prescindere.

Il trailer mi garba già parecchio e sono curiosa di vedere come riuscirà a non fare quello che invece sembra voglia fare, con tanto di ammiccamento fiabesco annesso.

Chiaro, no?

Scoccia solo dover aspettare fino a ottobre (sempre se confermano la previsione d’uscita).

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