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Archive for the ‘Brain Drain’ Category

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Altra trasposizione di King, questa volta decisamente in zona B movie e, non a caso, indoviniamo un po’ di chi è la sceneggiatura? Ma naturalmente dello zio Steve, oh già.

Chiedo venia, ma è una cosa che mi fa sempre ridere un sacco.

Pet Sematary è tratto dal romanzo omonimo e arriva nel 1989 per la regia di una tuttora pressoché sconosciuta Mary Lambert, con un cast altrettanto anonimo.

Louis Creed si è appena trasferito con la famiglia in una piccola cittadina del Maine, in qualità di medico della scuola, e la nuova casa sorge al bordo di una strada statale molto trafficata e percorsa in particolare da grossi tir.

Ellie, la figlia maggiore, ha un gatto, Churchill, che viene prontamente fatto castrare per evitare eccessivi attraversamenti della strada ma che, inevitabilmente, finisce investito. Ellie non c’è quando questo succede e Jud, il vecchio vicino di casa, pensa sia una buona idea risparmiare la brutta notizia alla bambina ancora per un po’, svelando invece un segreto a Louis.

Dietro la casa dei Creed parte un sentiero che porta ad un vecchio cimitero per animali domestici. Oltre il Pet Sematary, scritto sbagliato perché scritto dai bambini, c’è però un altro cimitero. L’antico terreno di sepoltura degli indiani micmac. Un terreno duro, dove ognuno deve seppellire i propri morti. Louis seppellisce il micio e ovviamente the cat came back, the very next day. Anche se non è più lo stesso.

Qualche tempo dopo, a finire sotto un tir è Gage, il figlioletto minore di Louis. E abbiamo già capito tutti dove si va a parare.

Che dire, dal punto di vista della trama, la trasposizione è abbastanza fedele. Riduttiva, semplificata per certi aspetti ma senza grosse differenze.

La struttura è quella classica da film horror di medio livello, dove gli indizi che porteranno a qualche sviluppo sono segnalati con insegne al neon e si capisce già in partenza dove si andrà a finire.

Un po’ di effettacci sparsi qua e là. Non si può dire che sia un film splatter ma di sicuro due o tre scene belle splatterose ci sono, soprattutto sul finale, di quello splatter grezzo con liquami e brandelli (con il top assoluto dell’occhio che cola *sghignazza*).

Il cast, come dicevo, è anonimo e non particolarmente brillante. Jud, il vicino, poi, è piuttosto terribile, ma tutto sommato il film piace.

Sarà che è tanto anni Ottanta e ormai sa di retrò. Sarà che comunque è diventato un film kinghiano abbastanza classico nel repertorio, così come è un must da Notte Horror e rassegne analoghe. O sarà che in ogni caso riesce a coinvolgere e, in certi punti, persino a fare un po’ paura. Non so, io di sicuro son di parte perché a me i bambini dei film horror fanno paurissima – una mia amica controbatte sempre dicendo qualcosa tipo Vale, a te fanno paura i bambini e basta, e forse la cosa dovrebbe darmi da pensare – sta di fatto che il secondo Gage, quello che ritorna zombificato, mi inquieta sempre tantissimo. La risatina garrula che risuona nelle stanze dove si nasconde e il vestitino da bambolotto con cui è stato sepolto, uniti al faccino innocente deformato dal ghigno diabolico fan sì che nell’ultima parte la tensione si faccia sentire un po’ di più.

La figura del fantasma di Pascow invece, da un lato sembra voler richiamare fantasmi ben più classici, con le movenze lente e la voce tonante, in realtà però risulta piuttosto poco spaventoso, nonostante la testa spaccata e il cervello en plein air.

Piccola comparsa per King, nelle vesti del prete che celebra il funerale di Gage.

Colonna sonora dei Ramones. Sheena Is A Punk Rocker è la canzone che sta ascoltando l’autista del tir poco prima dell’incidente. E poi c’è Pet Sematary il cui testo è legato proprio al film e che passa con i titoli di coda.

Una curiosità. Il video di Pet Sematary – che ho già postato da qualche parte tempo fa ma che vi ribeccate perché tanto è fighissimo ed è comunque cosa buona e giusta – è ambientato in mezzo alle tombe ma non tanto come riferimento al testo o al film. I Ramones si sono provocatoriamente rappresentati vivi in mezzo al luogo dei morti in polemica risposta a chi li dava ormai per spacciati – case discografiche per prime – a causa della virata rap di Dee Dee. Esiste anche una seconda versione del video in cui le scene in bianco e nero di loro che camminano sono state sostituite da parti del film.

Cinematografo & Imdb.

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