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Archive for the ‘W. Churchill’ Category

L’ora più buia. Altresì noto come il prequel di Dunkirk.

In pratica funziona così, Nolan fa il filmone su Dunkirk e si becca 8 nominations (sono finalmente note e ci sarebbe parecchio da dire ma aspetto di aver visto un po’ più di titoli), poi arriva Wright e ti spiega il retroscena – beccandosi comunque anche lui qualche candidatura.

Nel maggio del ’40, nel pieno di un’Europa scossa dal delirio egemonico nazista, la Gran Bretagna, orfana di un governo impreparato a quanto stava per accadere, vede la carica di primo ministro ricadere sulle spalle di quest’ometto goffo, scontroso e scorrettamente imprevedibile che porta il nome di Winston Churchill.

Churchill, che porta sulle spalle il peso di essere a capo di un paese in guerra, che potrebbe essere il salvatore della patria o il suo carnefice, che è simpatico a pochi ma sufficientemente determinato per non farsi influenzare da questo aspetto.

Wright mette insieme quello che è sostanzialmente un one-man-show che gravita attorno alla fenomenale interpretazione di un Gary Oldman invecchiato, ingrassato, magistralmente truccato e somigliante al vero Churchill in modo impressionante sia nell’aspetto che nelle movenze. Dagli atteggiamenti in pubblico alle più piccole espressioni quotidiane. Dalle abitudini alla parlata.

Più o meno come mi aspettavo da trailer e prime impressioni, siamo davanti ad un prodotto di buona fattura ma in cui il vero elemento di spicco è l’interpretazione del protagonista.

Per il resto è comunque un buon film anche sotto altri aspetti, non fraintendiamoci, però rimane strettamente dentro i canoni del suo genere senza tentare nulla più di quanto è dovuto. Un po’ come se facesse attenzione a non turbare in alcun modo il primato di Oldman e a non distogliere l’attenzione da lui neanche per un minuto.

Buona la ricostruzione storica degli eventi – scorrevole, senza lentezze – e buone anche le interpretazioni dei personaggi secondari – Kristin Scott Thomas nei panni della moglie, Lily James nel ruolo della segretaria dattilografa e Ben Mendelsohn come re Giorgio IV.

Ben dosati i vari aspetti della persona di Churchill, tra personaggio pubblico, uomo di potere – necessariamente solo con i suoi demoni – marito e essere umano, con i suoi vizi e le sue fisse. Qualche momento di umorismo alleggerisce e umanizza i tratti dell’uomo politico senza però mai esagerare e senza sviare il tono del film.

In definitiva, consigliato senza riserve.

Delle 6 nominations ricevute, la più probabile è sicuramente quella di Oldman come miglior attore protagonista. Indubbiamente appropriata anche quella per miglior trucco (anche se c’è Wonder nominato che potrebbe potenzialmente rivelarsi un avversario temibile) mentre miglior film, fotografia, costumi e scenografia mi paiono piuttosto improbabili.

Cinematografo & Imdb.

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