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Archive for the ‘B. Larson’ Category

locandina

Jack ha cinque anni e vive con la sua Ma’ in una stanza di 9 metri quadri. La stanza non ha finestre, solo un lucernario. La stanza, anzi, Stanza è tutto il mondo. Fuori c’è Cosmo. E nient’altro.

Dentro Stanza c’è una TV e quello che la TV mostra non esiste.

E poi c’è Old Nick. L’unico che possa entrare e uscire da Stanza con un codice per procurarsi cibo e altre cose con la Magia.

Quando c’è Old Nick, quando Old Nick dorme con la sua Ma’, Jack deve rimanere dentro Armadio. Old Nick sa che lui c’è ma non lo deve vedere.

E poi tutto cambia.

Perché cinque anni sono abbastanza per la verità.

Quello che la TV mostra è vero. Fuori c’è il mondo. Ci sono altre persone. Anche Ma’ una volta viveva nel mondo. Sette anni fa. Prima di entrare in Stanza. Prima che Old Nick la prendesse.

Jack ci mette un po’ a metabolizzare la nuova verità ma è essenziale che lo faccia. E’ essenziale che creda alle parole della sua Ma’ perché, di colpo, diventa la loro unica possibilità di salvezza.

Tutti i trailer di questo film sono incentrati sulla sequenza della fuga di Jack. Secondo me è stata un po’ una stronzata perché è uno spoiler bello grosso e perché l’effetto della prima parte nella stanza sarebbe stato molto più straniante senza sapere niente del perché erano lì. Ma tant’è, immagino che ci siano di mezzo anche ragioni di marketing.

Ad ogni modo. Il film è diviso nettamente in due parti e la fuga di Jack è uno spartiacque.

La seconda parte è fuori dalla stanza. E’ il lento avanzare di Jack e della sua Ma’ nel mondo. E’ un delicato e lento oscillare tra la meraviglia di Jack in un mondo che è completamente nuovo e il disorientamento di Ma’.

Per Ma’ il senso di ritrovamento di ciò che ha lasciato dietro di sé lascia quasi subito il posto alla sensazione di perdita per ciò che non trova più.

Per Jack c’è la libertà.

Per Ma’ c’è un lungo tour tra le macerie di una vita spezzata per sempre.

Finché erano nella stanza, Ma’ doveva tenerli in vita. Finché erano nella stanza, c’era solo la sopravvivenza. Ora che sono fuori, Ma’ deve fare i conti con i suoi sette anni di prigionia. Con le sue scelte, per quanto obbligate, con la rabbia e il dolore che ha tenuto a freno per tutto quel tempo. E deve fare i conti anche con il giudizio degli altri, per quanto sembri paradossale. Perché gli occhi degli altri presuppongono domande e risposte. Esigono catene di eventi ed elementi da classificare.

Room è un film bellissimo e terribile.

Claustrofobico, e non solo nella prima parte.

Perché la stanza rimane nella testa di Ma’. La stanza non la lascia andare.

E’ l’orrore, che quando ti tocca troppo in profondità, lascia un segno che ti porterai dietro per sempre. E non puoi fare altro che imparare a conviverci o soccombere.

Meritatissimo l’oscar a Brie Larson, ottima in un ruolo che non sfiora mai, neanche per un istante, il patetico.

Avrebbe meritato la candidatura anche Jacob Trembley, che è veramente fenomenale e che regge tutto il film non meno della Larson. Pensavo che non l’avessero nominato per un problema di età (ha 9 anni) ma adesso stavo riguardando le candidature e nel 2003 c’è stata la nomination per Quvenzhané Wallis (per Re della terra selvaggia) che aveva 9 anni è che è stata la più giovane attrice mai candidata.

Non so. Forse l’oscar sarebbe stato troppo ma, davvero, l’interpretazione del piccolo Trembley – con tanto di voce fuori campo – è impressionante. Sempre credibile, equilibrata, in simbiosi perfetta con la Larson.

Il film è tratto dal libro di Emma Donoghue, Stanza, letto, armadio, specchio, che è a sua volta ispirato al caso Fritzl, anche se in modo molto libero. In particolare, il personaggio di Jack, nato e vissuto i primi anni senza avere percezione del mondo, è ispirato al piccolo Felix, l’ultimo dei figli di Elisabeth Fritzl nati nel bunker dove il padre la tenne sequestrata per ventiquattro anni, e che venne liberato all’età di sei anni.

Le altre candidature per Room erano miglior Film, Regia, Sceneggiatura Non Originale. Almeno film o regia gliel’avrei dato.

Lenny Abrahamson dirige un film difficilissimo e riesce a tenerlo sempre in perfetto equilibrio.

Room è un film di una potenza emotiva devastante perché riesce ad essere coinvolgente ad un livello viscerale. Sulla scena della fuga ad un certo punto pensavo mi venisse un colpo tanto ero tesa – e poco importava che già ne conoscessi l’esito. E’ un film profondamente inquietante per il suo presupposto, scioccante, delicato e toccante.

Assolutamente da non perdere.

Cinematografo & Imdb.

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FILM STILL - ROOM

 

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Allora. I premi.

Miglior film drammatico

  • Revenant – Redivivo (The Revenant), regia di Alejandro González Iñárritu
  • Carol, regia di Todd Haynes
  • Il caso Spotlight (Spotlight), regia di Tom McCarthy
  • Mad Max: Fury Road, regia di George Miller
  • Room, regia di Lenny Abrahamson

Miglior film commedia o musicale

  • Sopravvissuto – The Martian (The Martian), regia di Ridley Scott
  • Un disastro di ragazza (Trainwreck), regia di Judd Apatow
  • La grande scommessa (The Big Short), regia di Adam McKay
  • Joy, regia di David O. Russell
  • Spy, regia di Paul Feig

Miglior regista

  • Alejandro González IñárrituRevenant – Redivivo (The Revenant)
  • Todd Haynes – Carol
  • Tom McCarthy – Il caso Spotlight (Spotlight)
  • George Miller – Mad Max: Fury Road
  • Ridley Scott – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)

Migliore attrice in un film drammatico

  • Brie LarsonRoom
  • Cate Blanchett – Carol
  • Rooney Mara – Carol
  • Saoirse Ronan – Brooklyn
  • Alicia Vikander – The Danish Girl

Miglior attore in un film drammatico

  • Leonardo DiCaprioRevenant – Redivivo (The Revenant)
  • Bryan Cranston – L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo (Trumbo)
  • Michael Fassbender – Steve Jobs
  • Eddie Redmayne – The Danish Girl
  • Will Smith – Zona d’ombra (Concussion)

Migliore attrice in un film commedia o musicale

  • Jennifer LawrenceJoy
  • Melissa McCarthy – Spy
  • Amy Schumer – Un disastro di ragazza (Trainwreck)
  • Maggie Smith – The Lady in the Van
  • Lily Tomlin – Grandma

Miglior attore in un film commedia o musicale

  • Matt DamonSopravvissuto – The Martian (The Martian)
  • Christian Bale – La grande scommessa (The Big Short)
  • Steve Carell – La grande scommessa (The Big Short)
  • Al Pacino – La canzone della vita – Danny Collins (Danny Collins)
  • Mark Ruffalo – Teneramente folle (Infinitely Polar Bear)

Miglior film d’animazione

  • Inside Out, regia di Pete Docter
  • Anomalisa, regia di Charlie Kaufman
  • Shaun, vita da pecora – Il film (Shaun the Sheep Movie), regia di Mark Burton e Richard Starzak
  • Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts (The Peanuts Movie), regia di Steve Martino
  • Il viaggio di Arlo (The Good Dinosaur), regia di Bob Peterson

Miglior film straniero

  • Il figlio di Saul (Salu fia), regia di László Nemes (Ungheria)
  • El club, regia di Pablo Larraín (Cile)
  • Dio esiste e vive a Bruxelles (Le tout nouveau testament), regia di Jaco Van Dormael (Belgio)
  • Miekkailija, regia di Klaus Härö (Finlandia)
  • Mustang, regia di Deniz Gamze Ergüven (Francia)

Migliore attrice non protagonista

  • Kate WinsletSteve Jobs
  • Jane Fonda – Youth – La giovinezza (Youth)
  • Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
  • Helen Mirren – L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo (Trumbo)
  • Alicia Vikander – Ex Machina

Miglior attore non protagonista

  • Sylvester StalloneCreed – Nato per combattere (Creed)
  • Paul Dano – Love & Mercy
  • Idris Elba – Beasts of No Nation
  • Mark Rylance – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
  • Michael Shannon – 99 Homes

Migliore sceneggiatura

  • Aaron SorkinSteve Jobs
  • Emma Donaghue – Room
  • Tom McCarthy e Josh Singer – Il caso Spotlight (Spotlight)
  • Charles Randolph e Adam McKay – La grande scommessa (The Big Short)
  • Quentin Tarantino – The Hateful Eight

Migliore colonna sonora originale

  • Ennio MorriconeThe Hateful Eight
  • Carter Burwell – Carol
  • Alexandre Desplat – The Danish Girl
  • Daniel Pemberton – Steve Jobs
  • Ryūichi Sakamoto e Alva Noto – Revenant – Redivivo (The Revenant)

Migliore canzone originale

  • Writing’s on the Wall (Sam Smith, Jimmy Napes) – Spectre
  • Love Me Like You Do (Max Martin, Savan Kotecha, Ali Payami, Tove Nilsson, Ilya Salmanzadeh) – Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey)
  • One Kind of Love (Brian Wilson, Scott Bennett) – Love & Mercy
  • See You Again (Justin Franks, Andrew Cedar, Charlie Puth, Wiz Khalifa) – Fast & Furious 7 (Furious 7)
  • Simple Song#3 (David Lang) – Youth – La giovinezza (Youth)

Premi per la televisione

Miglior serie drammatica

  • Mr. Robot
  • Empire
  • Narcos
  • Outlander
  • Il Trono di Spade (Game of Thrones)

Migliore attrice in una serie drammatica

  • Taraji P. HensonEmpire
  • Caitriona Balfe – Outlander
  • Viola Davis – Le regole del delitto perfetto (How to Get Away With Murder)
  • Eva Green – Penny Dreadful
  • Robin Wright – House of Cards – Gli intrighi del potere (House of Cards)

Miglior attore in una serie drammatica

  • Jon HammMad Men
  • Rami Malek – Mr. Robot
  • Wagner Moura – Narcos
  • Bob Odenkirk – Better Call Saul
  • Liev Schreiber – Ray Donovan

Miglior serie commedia o musicale

  • Mozart in the Jungle
  • Casual
  • Orange Is the New Black
  • Silicon Valley
  • Transparent
  • Veep – Vicepresidente incompetente (Veep)

Migliore attrice in una serie commedia o musicale

  • Rachel BloomCrazy Ex-Girlfriend
  • Jamie Lee Curtis – Scream Queens
  • Julia Louis-Dreyfus – Veep – Vicepresidente incompetente (Veep)
  • Gina Rodriguez – Jane the Virgin
  • Lily Tomlin – Grace and Frankie

Miglior attore in una serie commedia o musicale

  • Gael García BernalMozart in the Jungle
  • Aziz Ansari – Master of None
  • Rob Lowe – The Grinder
  • Patrick Stewart – Blunt Talk
  • Jeffrey Tambor – Transparent

Miglior miniserie o film per la televisione

  • Wolf Hall
  • American Crime
  • American Horror Story: Hotel
  • Fargo
  • Flesh and Bone

Migliore attrice in una mini-serie o film per la televisione

  • Lady GagaAmerican Horror Story: Hotel
  • Kirsten Dunst – Fargo
  • Sarah Hay – Flesh and Bone
  • Felicity Huffman – American Crime
  • Queen Latifah – Bessie

Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione

  • Oscar IsaacShow Me a Hero
  • Idris Elba – Luther
  • David Oyelowo – Nightingale
  • Mark Rylance – Wolf Hall
  • Patrick Wilson – Fargo

Migliore attrice non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione

  • Maura TierneyThe Affair
  • Uzo Aduba – Orange Is the New Black
  • Joanne Froggatt – Downton Abbey
  • Regina King – American Crime
  • Judith Light – Transparent

Miglior attore non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione

  • Christian SlaterMr. Robot
  • Alan Cumming – The Good Wife
  • Damian Lewis – Wolf Hall
  • Ben Mendelsohn – Bloodline
  • Tobias Menzies – Outlander

Golden Globe alla carriera

  • Denzel Washington

E i miei commenti.

In realtà non è che possa poi dire granché perché ne ho visti poi solo due, ossia Carol e La grande scommessa.

E, per quel che vale, mi dispiace un po’ che nessuno dei due abbia preso nulla.

Sul perché La grande scommessa sia anche il grande ignorato della premiazione avrei anche un’ipotesi ma mi riservo di parlarne più in dettaglio domani nel post dedicato.

Per Revenant e Iñarritù sono contenta a prescindere. Amo il regista e sono ragionevolmente certa che il film mi piacerà.

Idem dicasi per Di Caprio, anche se mi astengo dal basare alcun pronostico per gli Oscar sull’assegnazione di questo globo perché, come già dicevo ieri, con il buon Leo le normali leggi della probabilità perdono ogni significato.

Il premio a Kate Winslet mi rende ancor più curiosa per lo Steve Jobs di Boyle e quello a Brie Larson mi rende invece mortalmente curiosa e impaziente per Room.

Non sono sicura di essere soddisfatta di tutti i premi a The Martian, che pure mi era piaciuto parecchio. Davvero, dovrei vederne qualcuno in più fra gli altri.

Anche il premio a Jennyferl Lawrence mi lascia qualche riserva. Lei mi piace molto ma mi pare anche che la concorrenza non fosse poi così spietata. Ok, c’era la fantastica Maggie Smith di Lady in the Van ma era persino un po’ scontato premiare lei. Non so.

Sempre un po’ scontati mi son parsi i premi a Morricone (per carità, son contenta per Tarantino, ma ha un che di banale premiare una colonna sonora di Morricone) a Inside Out (che pure è meraviglioso eh, però sa tanto di ti-piace-vincere-facile) e alla canzone di Spectre.

Un po’ di perplessità per Stallone (e se è per questo pure per il suo film) ma d’altronde non l’ho mai trovato questa gran cosa.

Sulle serie TV son vergognosamente impreparata ergo mi limito a stilare una bella lista di titoli da recuperare.

Mi fa sorridere il premio a Lady Gaga. Sapevo che aveva una parte in American Horror Story – Hotel ma non pensavo fosse un ruolo addirittura da premiazione. Anyway, a me lei è sempre stata simpatica quindi la cosa in sé non mi dispiace affatto.

 

E poi niente. L’euforia da Globes di quando mi sono alzata questa mattina è stata brutalmente stroncata dalla notizia di Bowie.

I post di cordoglio non sono nel mio stile. Neanche (soprattutto) quando la scomparsa mi tocca in modo particolare. E non sta per arrivare un ‘ma’.

Non farò niente, neanche in questo caso. Non dirò niente. Non mi metterò a ricordare quello che tutti ricordano.

Perché fa male e basta.

Perché ci sono cose che ti salvano la vita. E a volte sono parole o gesti che attraversano aria e tempo e arrivano per caso dove non potevano prevedere.

E le cose che ci cambiano per sempre avvengono senza che noi ce ne rendiamo conto.

 

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