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Archive for the ‘M.C. Hall’ Category

cold-in-july-poster1 E niente. E’ una verità incontrovertibile che dopo dodici ore filate di cinema non ci vedo più un cazzo. Son qui con l’occhio pallato, che mi protendo verso il monitor strizzando le palpebre manco dovessi catalogare dei microorganismi.

Però ci voleva. E anche questa è una realtà. Dopo tre anni in cui mi son persa completamente il TFF, quest’anno ho deciso di compensare con almeno due giorni di full immersion dal mattino alla sera. Più eventuali spettacoli extra che magari riesco a infilare qua e là, possibilmente senza farmi licenziare.

Tra i film che ho visto oggi, il titolo di maggior rilievo è sicuramente Cold in July, di Mickle, tratto dal romanzo di Lansdale – che peraltro non ho letto ma che, a questo punto, mi recupererò perché son curiosa.

Di grande richiamo – forse anche sulla scia del successo riscosso a Cannes – ha riempito la sala anche se era solo lo spettacolo di mezzogiorno. A onor del vero, va detto che – con mia grossa (e gradita) sorpresa – ho trovato le sale piene praticamente in qualsiasi sezione e in qualsiasi fascia oraria, ma per questo qui la calca era particolarmente evidente.

Ora non ho modo di fare paragoni attendibili con i dati di affluenza delle precedenti edizioni del festival, ma, a vedere così sembra che non stia andando affatto male.

Anyway. Il film.

Richard Dale e la moglie una notte vengono svegliati dagli inequivocabili rumori di qualcuno che si è introdotto in casa. Richard sorprende l’intruso in soggiorno e, prima ancora di capire cosa sta succedendo, accidentalmente parte un colpo dalla sua pistola e lo sconosciuto muore.

Sembra tutto a posto, la legge è dalla sua parte e i concittadini lo trattano come un eroe, se non fosse che l’uomo che ha ucciso ha un padre appena uscito di galera e deciso a cercare vendetta.

Comincia così una spirale discendente di violenza in cui nessuno dei presupposti di partenza è destinato a rimanere tale. Ribaltamenti, cambi di prospettiva. Elementi che non quadrano e fanno sì che Richard non possa fare a meno di scavare più a fondo e trovarsi di fronte a realtà molto più grandi di lui.

Le cose non sono quelle che sembrano e la verità è molto più contorta di qualsiasi supposizione.

Cold in July è un bel thriller. Cattivo, violento, impietoso. Di quelli che non perdonano niente e nessuno. In certi momenti mi ha ricordato anche un po’ Cronenberg (in particolare quello di History of Violence), per il cinismo e la leggerezza con cui vengono gestite le scene di violenza – violenza che peraltro, nonostante vi siano due o tre scene un po’ più crude, risiede molto più nel significato della storia che non nelle immagini.

Ottima l’interpretazione di tutti e tre i protagonisti, Michael C. Hall, Sam Shepard e Don Johnson. Tre ruoli forti, asciutti, privi di qualsiasi sbavatura emotiva sui quali si regge l’intera struttura angosciante e claustrofobica del film. Molto, molto bello, davvero. Non trovo una data d’uscita nelle sale ma penso sarà più o meno intorno a gennaio.

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