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Archive for the ‘D. Myrick’ Category

ZohSG

Massima del giorno:

Lo spirito di condivisione è una fregatura colossale.

Quando si viene colti dall’irrefrenabile istinto di condividere qualcosa di personale con qualcuno con cui non si è in rapporti più che intimi sarebbe pertanto consigliabile chiudersi in un tombino per un tempo variabile tra i dieci minuti e le tre ore, sufficiente insomma perchè detto istinto scompaia del tutto e vengano così evitati i danni che immancabilmente ne deriverebbero.

Yeah, like I’m gonna share some private things with you… erano le sagge parole di un altrettanto saggio individuo che riascoltavo giusto qualche settimana fa.

No, perchè, sarà l’atmosfera natalizia, ma la mia fiducia nei miei simili si sta pericolosamente aggirando intorno ai minimi storici. Quanto meno per quel che riguarda quelli in carne e ossa.

Cosa c’entra questo con l’argomento del post?

Niente.

Qual è l’argomento del post?

Non si vede dalla locandina?

Era un modo come un altro per riportarti on topic.

Fine psicologa, questa AltraMe che veste i panni della mia coscienza.

Sì, ultimamente ho trascurato un po’ le pallottole d’Argento. Un po’ perchè vengo sempre più spesso colta da attacchi di letargia istantanei tipo Melman di Madagascar (che sonno, io andrei….zzzzzzzzzzzzzzzzzz) e un po’ perchè non ho più trovato niente che mi esaltasse particolarmente. E’ vero che la settimana scorsa hanno riproposto pure Videodrome che a suo modo è un gran film, ma decisamente non ero in vena. Prima o poi ne parlerò come si deve.

Solstice è uno di quei classici film da soft-notte-horror.

La regia è di Daniel Myrick, co-regista di Blair Witch Project, che pesca abbondantemente nei cliché dei film di e per teenager, ci aggiunge una discreta quantità di situazioni da ghost story e condisce il tutto con un po’ di voodoo, con un risultato sicuramente non esaltante ma tranquillamente dignitoso.

Gruppo di adolescenti in vacanza in una villa nel paludoso entroterra della Louisiana; villa di proprietà di una di loro, spedita lì con gli amici dai genitori nel tentativo di farle superare la recente perdita della sorella gemella, morta suicida, e soprattutto di togliersela dai piedi e piangere in santa pace loro stessi. Che poi andare superare un lutto in una casa piena di ricordi della persona scomparsa – con l’aggiunta dell’incarico da parte della sensibilissima madre di far sparire le cose della sorella – non sia esattamente il tipo di terapia più efficace di questo mondo, è una di quelle incongruenze tipiche di questo genere di film, ergo la prendiamo per buona e facciamo finta di stupirci se questa poveretta ha un tracollo praticamente ad ogni passo che muove in giro per casa.

A complicare il tutto ci si mettono anche il fantasma della sorella, che sembra non darsi pace nei tentativi di darle una benedetta chiave che continua a ricomparire indipendentemente da dove venga chiusa, una storia d’amore con l’ex fidanzato della sorella morta (tanto erano gemelle), un vicino di casa parecchio sinistro e una bambina scomparsa.

Nel complesso riesce ad essere abbastanza inquietante e soprattutto – cosa tutt’altro che scontata – la trama regge bene fino alla fine, con una spiegazione plausibile che rimette insieme tutti i pezzi senza perdersi nulla per strada.

Imdb.

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