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Archive for the ‘The Unforgiven’ Category

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*guarda in giro con sguardo vacuo in cerca di ispirazione*

*guarda il gatto con aria interrogativa*

*il gatto miagola il suo miagolio da ‘nonsonostatoio’ e, per buona misura, butta giù il mouse con una zampata*

…no, ecco, è che ormai mi ero incaponita che questa sera dovevo ricominciare, ma la realtà è che non ho niente di pronto e quasi non mi ricordo neanche più come funziona WordPress. Sono pessima, lo so.

Che poi di cose di cui parlare ce ne sarebbero a pacchi.

Di film e di libri.

Del fatto che, tra le altre cose, mi sono finalmente decisa ad imbarcarmi nell’Ombra dello scorpione di King, versione integrale, e lo sto adorando, al punto da mollare momentaneamente tutte le altre dieci cose che stavo leggendo contemporaneamente. Sto anche discretamente odiando la Bompiani per la scelta di un carattere 8 che ha fatto emergere problemi di vista che non sapevo di avere. E ok, già così son 930 pagine e mi rendo conto che bisogna ridurre i costi di stampa, però anche accanirsi così sul povero lettore non è una bella cosa.

E poi c’è il festival di Venezia, che è cominciato il 2 e finirà il 12 e del quale finora ho colto solo stralci. Tra i buoni propositi della settimana c’è quello di mettermi in pari con il programma e cominciare e a sproloquiare con cognizione di causa su partecipanti e probabili vincitori. Per il momento continuo ad imbattermi nella foto di Redmeyne-Danish Girl e a provare immotivati moti di affetto nei suoi confronti.

E un sacco di cose che mi vengono in mente a caso.

Patti Smith a Collegno e Mark Knopfler a Barolo.

Il remake di Poltergeisit e il reboot di Terminator e come avessi per entrambi aspettative diametralmente opposte a quello che poi si sono rivelati.

Tutti i film che devono ricominciare a uscire dopo il letargo estivo e Ant Man che pensavo fosse un po’ una cagata e invece non mi è dispiaciuto per nulla.

E tanto horror. Perché c’è poco da fare, per me l’estate è la stagione dei film horror e ne ingurgito quantità considerevoli.

E le cose che boh. In questi due mesi, al grido di ‘colmiamo lacune a caso’, mi sono decisa a fare due cose: attaccare seriamente la bibliografia di Oliver Sacks e la filmografia di Wes Craven – no, non avevo mai visto tutti i Nightmare, c’è un quasi-motivo ma mi ci dilungherò in seguito, adesso non è questo il punto. La scorsa settimana sono morti sia Oliver Sacks sia Wes Craven. Porca troia. Son cose.

E poi mi sa che ho perso un po’ il filo.

E’ stata una pausa lunga. Anche se non da tutto, perché non è mai possibile. Cose su cui riflettere, prospettive da cambiare e decisioni da prendere. In realtà non è cambiato niente e niente è stato veramente deciso ma i mesi sono passati lo stesso e io sono di nuovo qua.

Il mio pc ha deciso di prendersi un virus a settimana, così, probabilmente per dimostrarmi quanto gli sono mancata.

Devo cambiare lo sfondo del desktop – attualmente è un primo piano in bianco e nero degli occhi di Bowie in Labyrinth con tanto di palla di cristallo – frega qualcosa a qualcuno? no? bé, rimane il fatto che devo cambiare sfondo del desktop e non so cosa metterci – il che per me è sintomo di estremo disorientamento.

Devo riprendere una vaga abitudine ad esprimermi in modo organico e devo capire se Windows 10 è bene o è male perché finora ho continuato a rimandare la cosa a tempi in cui avessi di nuovo voglia di avere a che fare con l’esaurimento che mi provocano gli aggiornamenti – qualsiasi tipo di aggiornamento mi sfinisce, suppongo che la cosa abbia anche un nome clinico.

Sto quasi finendo Breaking Bad, ho messo le zampe su Kingdom Hospital, sto amando moltissimo Sons of Anarchy e Walking Dead e se riesco a ricordarmi dell’esistenza della televisione anche se non collegata ad un lettore dvd, stasera su Rai4 vorrei provare a vedere la prima puntata di Penny Dreadful – il fatto che ci sia Eva Green non ha per nulla influito nel destarsi del mio interesse.

Bon, vado che sto pericolosamente virando in zona liste&elenchi.

Prossimamente seguiranno post di senso compiuto.

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