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Archive for 19 aprile 2018

Lee ed Evelyn, una giovane coppia, con i loro figli.

Intorno a loro, i resti di un mondo spezzato da qualcosa di improvviso.

In uno scenario distopico post catastrofe in stile Resident Evil la famigliola si muove in mezzo alle rovine in cerca di medicinali e provviste.

Si spostano tutti con estrema cautela e nessuno parla. Comunicano a gesti o a voce bassissima.

I titoli dei giornali abbandonati che volano in giro per le strade urlano a caratteri cubitali che “è il rumore” e che stare in silenzio significa rimanere vivi.

Lee, Evelyn e i ragazzi camminano scalzi lungo un percorso di sabbia, tracciato per attutire il suono dei passi. Vivono in una casa attrezzata di tutto punto, un vero e proprio rifugio, usano foglie per piatti ed evitano qualunque cosa possa fare rumore.

Finché qualcosa va storto.

Diretto e interpretato da John Krasinski, A Quiet Place mi ispirava già molto dal trailer e si è rivelato assolutamente all’altezza delle aspettative. Anzi, mi ha persino un po’ sorpresa.

Ok, l’idea della distopia di partenza non è nuova ma la faccenda del proibire il suono e il rumore è carina e, tutto sommato, anche originale. Anche perché tiene vincolati ad un copione rigidamente essenziale – penso che, per quanto riguarda i dialoghi, abbia lo script più breve dai tempi dei film muti – e costringe ad una gestione insolita sia dei personaggi sia delle loro dinamiche relazionali.

La tensione si crea fin da subito, proprio per la condizione anomala in cui si trovano i personaggi, avvolti da questa coperta di silenzio impenetrabile che contribuisce immediatamente a trasmettere una sensazione di minaccia e di pericolo.

Ma chi c’è davvero in ascolto? Chi è pronto ad uccidere per il minimo rumore?

Un po’ di jumpscare – peraltro giustificato dallo script quasi muto, per cui ogni rumore un po’ più forte finisce con l’essere un jumpscare; e poi il crescendo ossessivo in cui gli eventi precipitano.

Un buon ritmo e un buon coinvolgimento fin da subito, e, nei panni di Evelyn, un’ottima Emily Blunt spaventata e lucida.

Un po’ horror, un po’ fantascienza, una prospettiva che non si allarga mai al resto del mondo ma rimane limitata al microcosmo familiare ed è gestita con estrema intelligenza, tra le vestigia fantasma di un pianeta ormai silenzioso e letale.

Decisamente da vedere.

Cinematografo & Imdb.

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