I film di Wes Anderson mi rimettono in pace col mondo.
In particolare, Grand Budapest Hotel è una sorta di Anderson all’ennesima potenza perché, se da un lato ritornano gli elementi che maggiormente lo caratterizzano, d’altro canto riesce ad amalgamarli in modo se possibile ancora più geniale.
Un po’ thriller, un po’ fiaba, ironico, colto, raffinato. Curato in modo maniacale in ogni singolo dettaglio, dalle ambientazioni surreali e fantastiche con i colori accesi e vivacissimi, alle riprese dal taglio volutamente retrò; dai dialoghi spassosi e brillanti al fitto intrecciarsi di piani temporali e personaggi.
Un lussuoso albergo sulle Alpi, la sua fama e la sua clientela ricca e importante; lo sfondo di un’Europa non esplicitamente definita ma chiaramente sotto lo spettro di una (o più) guerra(e).
Il racconto a ritroso nel tempo di Zero Moustafa, padrone dell’albergo, e la storia di come sia diventato tale.
Le rocambolesche avventure vissute insieme a Gustave H., irreprensibile concierge dell’albergo quando Zero era solo un ragazzino appena assunto. Il rapporto che si sviluppa tra Zero e Gustave in un legame divertente e complesso.
Un’eredità contesa, un lavoro da insegnare e dei valori da trasmettere anche se i tempi non sembrano più essere in grado di apprezzarli. Un quadro di inestimabile valore che sparisce e una giovane aiutante di pasticceria.
Una vicenda sempre più intricata ma dal ritmo velocissimo e dalla costruzione precisa e impeccabile con momenti di vero e proprio spasso.
Un cast ricchissimo, come da tradizione, con un elenco di grandi nomi e un piccolo ruolo per ciascuno.
Maggior rilievo va a Ralph Finnes che nei panni di Gustave è veramente qualcosa di imperdibile.
E poi un Harvey Keitel praticamente irriconoscibile, rasato e tatuato, e una Tilda Swinton che sembra si diverta a lasciarsi conciare nei modi più improbabili.
E ancora, Jude Law, ascoltatore della storia narrata da Zero, Adrien Brody, Edward Norton e un Willem Dafoe conciato da cattivissimo in modo grottescamente caricaturale.
Da non perdere assolutamente.
Io amo Wes!!!Moonrise Kingdom,il precedente,però, è meraviglioso!!!
Visto giusto ieri. Davvero delizioso, curatissimo, divertente anche. E il cast è azzeccatissimo, da Fiennes fino alla Seydoux.
cineclan – aaawww sì, anche a me è piaciuto tanto Moonrise Kingdom!!!
sweetamber – sì sì, è divertente e intelligente. E tutti loro sono bravissimi! La Seydoux, è vero. Io ormai dopo Adele ho sempre una fitta al cuore quando la vedo 🙂